Isabella e Tiziana Pers

ISABELLA PERS
Palmanova, 1963. Vive e lavora a Trivignano Udinese.
Artista visiva, i temi della sua ricerca sono l’osservazione e le interconnessioni tra gli ecosistemi naturali, sociali e culturali e l’impatto del dominio antropocentrico sulla vita del pianeta, con un focus rivolto alla memoria dell’acqua e delle piante.
È co-ideatrice, insieme alla sorella Tiziana, di RAVE East Village Artist Residency (www.raveresidency.art), un metaprogetto che apre il dialogo sul ruolo dell’arte contemporanea nei confronti dell’alterità animale in una prospettiva biocentrica ed antispecista.

TIZIANA PERS
Palmanova, 1976. Vive e lavora a Trivignano Udinese.
Artista visiva e attivista, concentra la sua ricerca sui temi della questione animale e dei parallelismi tra le diverse forme di discriminazione e dominio. Lavora con differenti media: azioni pubbliche performative, installazioni, sculture, fotografie, video, disegno e pittura.
Laureata con lode, ha conseguito un PhD presso l’Università degli Studi di Udine in letterature comparate con una ricerca sul dialogo tra arti visive e letteratura. Co-ideatrice e direttrice artistica del metaprogetto RAVE East Village Artist Residency, ha collaborato con filosofi, poeti e storici dell’arte in differenti pubblicazioni.
EARTHLINGS di Isabella e Tiziana Pers
LABORATORIO VOLTO ALLA CREAZIONE COLLETTIVA DI UN’OPERA INSTALLATIVA PARTECIPATIVA
in collaborazione con il meta-progetto RAVE East Village Artist Residency
Mediante la ceramica si immagina di dare forma a un grande progetto installativo, EARTHLINGS, composto da una moltitudine di sculture realizzate in modo partecipativo attraverso un laboratorio aperto al pubblico.
Si tratta di un progetto che coniuga le ricerche delle due artiste, sorelle e attiviste Isabella e Tiziana Pers: l’attenzione verso gli ecosistemi, l’acqua e i mutamenti climatici, focus della pratica della prima, e del rapporto tra gli umani e gli altri animali, cuore della ricerca della seconda.
Le sculture, infatti, saranno costituite da una serie di forme organiche ovali e tonde realizzate in sinergia con i partecipanti al workshop, che verranno poi dipinte dalle due artiste: Tiziana realizzerà occhi di animali a rischio estinzione e di altri che lei stessa ha salvato dal macello, mentre Isabella dipingerà isole che rischiano di essere sommerse dal cambiamento climatico, isole per le quali si battono da anni attiviste e attivisti con cui l’artista è in dialogo.
Si andrà a dare forma quindi a una duplice cascata di atolli di ceramica, realizzati da una moltitudine di mani in una dimensione plurale, che convergeranno verso un centro dove non saranno più distinguibili le differenze tra occhi e isole.
EARTHLINGS è un progetto che dal presente guarda al mondo di domani, quel domani che per le generazioni che verranno appare ogni giorno più fragile. Per questo la necessità dell’opera è di creare un ponte tra passato e futuro, tra sensibilità individuali e collettive insieme, di affondare le radici nella tradizione storica della ceramica savonese, fatta di saperi preziosi, dove da terra e acqua (elementi centrali nella narrazione dell’opera) nasce la meraviglia di una moltitudine di sguardi che si fanno paesaggi, e viceversa.
CELLA N. 8
The Age of Remedy di Tiziana Pers
The Age of Remedy è un progetto per una serie di ‘oggetti performativi’: dispositivi di uso quotidiano, sono coppie di piatti d’artista (fondo e piano) numerate e firmate. Chi prende parte all’azione con i piatti disegnati dall’artista si impegna a non mangiarvi sopra carne, pesce o derivati animali. Il progetto non chiede quindi di modificare il proprio regime alimentare, ma intende aprire una domanda sul rito del pasto.
Ogni partecipante diventa parte integrante del progetto attraverso l’accettazione delle condizioni di cessione dei piatti stessi, ovvero del patto. Per ciascuna coppia di piatti verrà infatti prodotto un ‘contratto’ numerato per una tiratura di 7.781.533.400 esemplari (numero stimato di umani presenti sul pianeta al momento in cui l’opera è stata concepita, a maggio 2020 durante il lockdown). Ogni contratto farà parte dell’opera, in una mostra in progress dei partecipanti all’azione.
‘Mettere il piatto in tavola’, infatti, nella complessità del momento che stiamo attraversando, significa anche dover mettere in discussione ogni intimo e necessario gesto del nostro quotidiano, immaginando una diversa prospettiva verso il resto dei viventi, che contemporaneamente comprenda la possibilità di coesistenza e la sopravvivenza stessa della nostra specie.
I piatti fondi contengono il dipinto dell’occhio di un coniglio salvato da Tiziana Pers dal macello, mentre quelli piani riportano la scritta: THE AGE OF REMEDY IS NOW. REVOLUTION IS ON YOUR PLATE. Il numero vertiginoso scritto su ogni piatto rimanda alla tensione verso un’utopia concreta, mentre sancisce la possibilità del progetto di trascendere la stessa vita dell’artista, nell’autonomia dell’opera.
Se la firma del primo contratto è stata la più intima e privata dell’intero progetto, ed era avvenuta tra la Pers e il figlio Ivan nei prati a RAVE East Village Artist Residency tra gli animali salvati dal macello a novembre 2021, in questa prima azione pubblica il progetto diventa condiviso e si apre alla collettività.
Il progetto The Age of Remedy è stato presentato lo scorso anno alla Casa degli Artisti di Milano nell’ambito della residenza Koinotes – La comunità germinativa curata da Olga Gambari in collaborazione con Susanna Ravelli, ideato e sviluppato da RAVE East Village Artist Residency e da Osservatorio Futura, in collaborazione con la Triennale Milano. In seguito ha partecipato alla mostra Terza Terra. Michelangelo Pistoletto a Villa Manin (UD), curata da Paolo Naldini e Guido Comis, e alla collettiva Il Tempo della Comunanza, a cura di Olga Gambari, presso la Castiglia di Saluzzo (CN) negli spazi della Fondazione Garuzzo. Attualmente è visibile presso il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene EMST nell’ambito della mostra Why Look at Animals? curata da Katerina Gregos.
In tale occasione era stato anche allestito un pasto collettivo per la preview della mostra, con 100 persone che mangiavano vegan su questi piatti guardando verso l’Acropoli.
È in programma una performance pubblica che attiverà The Age of Remedy la sera del 12 giugno al PAV-Parco Arte Vivente a Torino, curata da Olga Gambari e in collaborazione con la Fondazione Garuzzo, che idealmente connetterà l’installazione esposta presso le ex carceri di Savona con il museo torinese.