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La città invisibile

a cura di Michela Vernazza e Livia Savorelli

La città invisibile, ideata da Michela Vernazza (Coordinatrice regionale FAI Giovani Liguria) e co-curata insieme alla direttrice del Festival Livia Savorelli, intreccia l’approccio artistico, attraverso l’utilizzo dell’installazione, e la ricerca antropologica creando un dialogo tra la città e l’ex Carcere e delineando una geografia esperienziale costruita dai ricordi dei visitatori, chiamati a raggiungere questo luogo, quale contenitore di memoria che collega esperienza individuale e memoria collettiva e attivatore di un processo trasformativo.

Alcuni elementi visivi (immagini o mappe storiche di Savona, foto dell’ex Carcere, documenti legati ai cambiamenti urbanistici) concorreranno a creare una grande installazione collettiva, che farà da motore ispiratore al dialogo diretto con il pubblico che sarà invitato, attraverso delle semplici domande, a condividere ricordi personali legati ai cambiamenti della città: luoghi che hanno variato la loro funzione, storie di trasformazione urbana e sociale, personali visioni del concetto di libertà o adattamento. Ogni racconto sarà registrato e accompagnato da uno scatto fotografico, creando un archivio collettivo di memorie che unisce passato, presente e futuro. La narrazione sarà delineata intorno a delle macro-aree: Collettività e Memoria Urbana, Libertà e Cambiamento, Spazi e Identità, Il tempo e la città.

Alla fine di ogni giornata in cui si svilupperà La città invisibile, i ricordi verranno mappati tramite il sito https://storymaps.arcgis.com/